Menzione speciale per Greta Ghilardi, ventenne di Dalmine, iscritta al corso di laurea in Scienze geologiche dell’Università degli Studi di Milano, che ha concorso al premio con un lavoro dedicato alla creazione di una «green community» nelle valli bergamasche, una comunità verde che valorizzi il territorio in modo sostenibile, incrementando le risorse turistiche e industriali già esistenti e dando vita a nuove iniziative.
Merelli, uomo di montagna «Abbiamo voluto istituire un premio di studio intitolato a Merelli in quanto uomo di montagna – spiega il presidente del Cai di Bergamo, Paolo Valoti . Mario non era solo un grande scalatore, ma anche un rappresentante di spicco della cultura montana.
Abbiamo pensato ad un premio alla sua memoria dedicato alle nuove generazioni, una spinta all’innovazione e alla ricerca di nuovi stimoli che facciano rivivere le nostre valli». L’obiettivo del riconoscimento è favorire idee e proposte in grado di creare opportunità di lavoro per i giovani sulle Orobie.
«Cerchiamo idee progettuali che possano avere sviluppi concreti – spiega il rettore Remo Morzenti Pellegrini – e consentire alle nuove generazioni di continuare a vivere e a lavorare sulle nostre montagne». Anche per questo il premio intitolato allo scalatore è stato patrocinato dall’Osservatorio delle politiche montane bergamasche.
Domani Mario Merelli avrebbe compiuto 56 anni, il caso ha voluto che la scelta del vincitore della prima edizione del premio avvenisse proprio a ridosso dell’anniversario. «L’idea di intitolare a Mario una borsa di studio ci è venuta parlando di lui tra amici – racconta Emilio Moreschi, consigliere delegato della Fondazione Bergamo nella Storia – e ricordando quanto era grande il suo amore per la montagna. Era cresciuto a Lizzola ed era molto legato alla gente che vive in quota, tanto da aver partecipato alla creazione di un ospedale sulle vette himalayane. È stato pensando a queste sue caratteristiche che abbiamo deciso di ricordarlo con un riconoscimento che abbia delle finalità specifiche e guardi al rilancio delle nostre montagne ». Il progetto vincitore sarà illustrato il prossimo inverno nel corso di una cerimonia pubblica al Palamonti, l’occasione per presentare la nuova edizione del premio.
Ca. Bi.