54 - Da Cimalbosco al Passo dei Campelli

    Cimalbosco è una località sulla strada che da Schilpario sale al Passo del Vivione. Risalendo la strada immersa nella magnifica abetaia si attraversa la zona dove si trovano le miniere di ferro; percorsi segnalati consentono ai visitatori di osservare le vecchie fornaci per la torrefazione dei minerali ferrosi e di visitare i resti di edifici minerari. Dopo Fondi, dove vi sono casolari ben ristrutturati, un tempo abitati dai minatori, la strada, con una serie di tornanti raggiunge la Malga Cimalbosco e, nei pressi di un bar-ristorante (baita rossa), si può parcheggiare. Incontriamo un cartello che ci informa sulla direzione da seguire. Ammiriamo il paesaggio che ci circonda. Superiamo il ponticello e proseguiamo a destra. Passiamo ora davanti alla “Malga Campelli di Sotto”. Dopo la Malga Campelli di sotto (1640 m.), raggiungiamo una radura. Il percorso ora diventa cementato per consentire la salita. I tratti iniziali consentono di salire abbastanza velocemente di quota, poi saremo ripagati dalla vista del gruppo del Concarena sulla destra e alla nostra sinistra, il monte Gardena e il monte Campionicino. Su un masso ammiriamo la statua in bronzo della Madonnina dei Campelli, opera dello scultore scalvino Tomaso Pizio (40’ dal parcheggio). Sulla sinistra ammiriamo la vetta del “Cimon della Bagozza”. Proseguendo sulla sterrata, che qui compie un largo giro, in circa 30 minuti si arriva alla Malga Campelli di sopra, posta fra i pascoli dell’Alpe Campelli (1815 m). Raggiungiamo e superiamo la Malga Campelli di Sopra e volgiamo lo sguardo al paesaggio che ci circonda. Aguzzando la vista, possiamo vedere in lontananza il paese di Colere e le montagne vicine. Raggiungiamo un palo indicatore che ci informa che siamo in prossimità del passo. Un secondo palo indicatore ci accoglie di fronte all’ultimo tratto. Raggiungiamo finalmente il passo dei Campelli (1892 m.), e in lontananza vediamo la valle Camonica e il gruppo dell’Adamello. Proseguendo possiamo raggiungere il rifugi Campione posto a 1946 m. Proseguendo si può raggiungere la cima del monte Campioncino. Ci fermiamo per una breve sosta ed un ristoro, ammirando il paesaggio che ci circonda e con po' di tristezza riprendiamo il cammino verso valle, seguendo il percorso dell’andata.

    Accesso stradale

    SP 294, Rifugio Cimon della Bagozza (1580 m.)
    46,023875° N, 10,226353° E
    24020 Schilpario BG
    Italia

    Punto inizio escursione
    SP 294, Rifugio Cimon della Bagozza (1580 m.)
    Caratteristiche area parcheggio
    Fondo asfaltato
    Lunghezza e tempi di percorrenza
    Lunghezza
    6.70 Km
    Andata
    01:15
    Ritorno
    01:15
    Per i percorsi ad anello è inserito il solo tempo di andata
    Dislivelli
    Salita
    312 m
    Discesa
    312 m
    Pendenze massime
    Longitudinale
    10 %
    Larghezze
    Media
    2 m
    Minima
    1 m
    Ostacoli
    Gradini
    No
    Presenza di curve a gomito
    No
    Punti pericolosi per caduta nel vuoto
    No
    Caratteristiche prevalenti del fondo
    Cemento
    Terra compatta
    Erba
    Sassi
    Presenza di servizi lungo il sentiero/percorso o nei pressi
    Acqua sul percorso
    No
    Posti di ristoro
    Aree di sosta attrezzate
    No
    Bagno accessibile
    No
    Grado di protezione dal sole
    Buono
    Presenza segnaletica
    Elementi di interesse naturalistico, storico, artistico
    Cimon della Bagozza, Monte Adamello
    Periodo consigliato
    Estate
    Grado di accessibilità
    Disabilità non motoria, percorso con qualche difficoltà  Disabilità non motoria, percorso con qualche difficoltà
    Disabilità motoria, con l’ausilio della Joëlette  Disabilità motoria, con l’ausilio della Joëlette
    Non vedenti con accompagnatore  Non vedenti con accompagnatore