Valbondione - Rifugio Curò

Valbondione, un piccolo paese in Alta Valseriana, è incastonato tra alcune delle più belle cime delle Orobie tra cui il Pizzo Coca con i suoi 3052 m s.l.m. 

La località è famosa anche per la spettacolare Cascata del Serio, la più alta d’Italia, visibile in tutta la sua bellezza in occasione delle aperture della diga.

Il lago del Barbellino è composto da un lago artificiale e un lago naturale. Il lago artificiale è un bacino creato da una diga ed è il più grande lago artificiale delle Orobie bergamasche, situato a 1.862 metri di altitudine. 

Il lago naturale si trova più a monte, in una conca delimitata da diverse cime, e si alimenta dalle acque di scioglimento dei nevai e da piccoli laghi circostanti. 

RITROVO

Parcheggio Palamonti. Ritrovo alle 07:00 - Partenza alle ore 07:05

AVVICINAMENTO

In auto (km 55) dal Palamonti si prende la SS 470, poi SS 671 fino a Ponte Nossa. Al bivio di Parre si prosegue dritti su SP49 fino a Valbondione. Parcheggio a pagamento in località Grumetti (Gratta e sosta 3 euro)

CARATTERISTICA DELL’ESCURSIONE

Escursione impegnativa ma gratificante, adatta ad escursionisti con un minimo di allenamento, con la possibilità di scegliere tra due varianti a seconda del livello di difficoltà che si ritiene di poter affrontare. La prima variante per sentiero 305, più lungo e con una mulattiera più dolce; la seconda (diretta) per sentiero 305A (da poco ristrutturato), più breve ma più ripido.

Percorso A

Tipo A/R. Difficoltà: E. Distanza: Km 14. Quota partenza: m 940. Quota max: m 1915. Salita complessiva: m 975 Tempo: h 6 Acqua lungo il percorso: al rifugio.

Percorso B

Tipo   A/R.  Difficoltà: EE. Distanza: Km 12. Quota partenza: m 940. Quota max: m 1915. Salita complessiva: m 975. Tempo: h 5. Acqua lungo il percorso: al rifugio.

Attrezzatura

Scarponi, bastoncini. Abbigliamento adeguato alla stagione, alla quota e al meteo.

PROGRAMMA

Giunti a Valbondione e aver preso il “Gratta e Sosta” (3 €), si parcheggia in località Grumetti in prossimità della cappella votiva. Qui, calzati gli scarponi, mediante sentiero CAI 305-B, si entra nel bosco e per ripido sentiero si raggiunge il sentiero CAI 305.

In questo primo tratto il percorso procede regolare con pendenze lievi e risale il fianco della valle lasciando in basso il corso del fiume Serio. Dopo circa un’ora di cammino si raggiunge la stazione di partenza della teleferica che rifornisce il rifugio. Da qui la strada sterrata lascia il posto ad un ampio sentiero, il bosco si dirada sempre di più e le pendenze aumentano, con un continuo susseguirsi di tornanti che fanno guadagnare dislivello. Questo è il tratto più impegnativo del percorso, ma si è ricompensati dal vasto panorama verso la vallata e i monti circostanti.

Gruppo A Dopo aver incrociato il sentiero CAI 304/306 a 1748 m di quota prosegue verso il tratto più aereo e spettacolare del percorso. Qui il sentiero è molto ampio ma, essendo scavato nella roccia, presenta un lato esposto e occorre quindi prestare molta attenzione. In questo tratto sono poste delle corde fisse per garantire la massima sicurezza. Poco oltre, superata la stazione di arrivo della teleferica, si giunge al rifugio Curò.

Gruppo B Sale al rifugio per il sentiero CAI 305-A, variante più breve e diretta, ma anche più ripida con tratti esposti, da affrontare con la massima attenzione. La variante si distacca dal sentiero 305 dopo il tornante a 1590 metri circa. Si ricongiunge al 305 poco prima del rifugio Curò

In attesa del pranzo, dal rifugio Curò, chi vuole può raggiungere in breve tempo le belle cascate della Valcerviera, poste lungo il sentiero che conduce al Lago naturale del Barbellino.

Pranzo al sacco o al rifugio (con prenotazione all’iscrizione).

Il ritorno si effettuerà per tutti sul sentiero CAI 305, con la possibilità di deviare nella parte finale verso la bella frazione di Maslana. Poi di seguito verso la località Grumetti dove abbiamo parcheggiato.