Sentiero 254: Rifugio Longo - Passo di Venina

    In breve
    Difficoltà
    Esposizione
    Sud
    Periodo consigliato
    Tempi
    Andata
    1:50
    Ritorno
    1:20

    Dal rifugio (2026 m) si percorre in discesa (per meno di 1 km, 10') la strada forestale (sentiero 224) che conduce al lago del Prato, fino ad incontrare sulla destra un bivio con le indicazioni (a quota 1920 m). Il sentiero sale con decisione e per tornanti, giungendo ai prati di baita Masoni (2013 m). Da quest'ultima esso continua a salire il pendio in un ambiente ora più roccioso, sino a guadagnare il crinale con la Valtellina a quota 2509 m (bella vista a nord sulla sottostante val Venina ed il suo omonimo lago). Il sentiero continua, ancora in direzione est, restando appena al di qua del crinale. In leggera discesa su traverso - dopo un divertente tratto finale tra semplici roccette - si giunge infine al passo di Venina (2438 m). Dal passo di Venina si può scendere per sentiero in val Venina e al lago di Venina (1841 m) in Valtellina.

    Dislivelli
    Salita
    ca. 520 m
    Discesa
    ca. 100 m
    Quote
    Quota massima
    circa 2438 m s.l.m.
    Quota minima
    circa 1920 m s.l.m.
    Distanze
    Lunghezza
    circa 4400 metri
    Profilo altimetrico
    Cartografia
    Carta Escursionistica della Provincia di Bergamo
    Tavola 02
    Note

    Al di là del passo di Venina - scendendo per sentiero per ca. 30' - si giunge al vecchio forno fusore posto alla testata della val Venina. Questo forno, il più grande delle Orobie, è in buono stato di conservazione e merita sicuramente una visita. Esso serviva alla cottura del minerale ferroso estratto nelle cave della vicina "vena", - giacimento di ferro - che diede origine al nome della valle (Venina = vena, di minerale). Il minerale ferroso veniva qui sottoposto ad un primo trattamento di purificazione al fine di poter poi portare meno peso a valle.

    61 foto disponibili per questo contenuto
    • 254, un sentiero che ho sempre amato percorrere
      (M. Lussana, 6/6/15)
    • EXTRA (E, h 1,30'): dal passo di Venina al lago di Venina
      (M. Lussana, 17/8/14)
    • EXTRA: il 'sentiero della condotta' lascia il 254 e porta al lago del Diavolo
      (M. Lussana, 6/6/15)
    • EXTRA (EF, 25'): dal 254 alla Cima di Venina. Il lago di Publino, dalla Cima di Venina
      (M. Lussana, 6/6/15)
    • EXTRA (EF, 25'): dal 254 alla Cima di Venina. La diga del lago di Publino, dalla Cima
      (M. Lussana, 6/6/15)
    • EXTRA (EF, 25'): dal 254 alla Cima di Venina. Il monte Masoni dalla Cima di Venina
      (M. Lussana, 6/6/15)
    • Il 254 giunge da sud all'intaglio a 2509 monte (Ripresa: dalla Cima di Venina)
      (M. Lussana, 6/6/14)
    • EXTRA (EF, 25'): dal 254 alla Cima di Venina. monte Masoni dalla Cima di Venina
      (M. Lussana, 6/6/15)
    • EXTRA (EF, 25'): dal 254 alla Cima di Venina. La Cima di Venina
      (M. Lussana, 6/6/15)
    • EXTRA (EF, 25'): dal 254 alla Cima di Venina. La Cima di Venina
      (M. Lussana, 6/6/15)
    • Il 254 ti porta a più di 2500 m
      (M. Lussana, 6/6/15)
    • Sul sentiero 254
      (M. Lussana, 6/6/14)
    • Mobbing verso un'aquila sul 254
      (M. Lussana, 22/7/12)
    • Giungendo al passo di Venina dalla valtellinese val Venina
      (M. Lussana, 22/7/12)
    • EXTRA (EF, 30'): scendere al forno fusore alla testata della val Venina
      (M. Lussana, 22/7/12)
    • EXTRA (EF, 30'): scendere dal passo al forno fusore alla testata della val Venina
      (M. Lussana, 22/7/12)
    • Sul 254 verso il passo di Venina
      (M. Lussana, 24/6/11)
    • Sul facile crestone per il passo di Venina
      (M. Lussana, 24/6/12)
    • Il passo di Venina
      (M. Lussana, 24/6/12)
    • Dal passo di Venina, quest'altro sentierino bollato permette un diverso ritorno al rifugio Longo
      (M. Lussana, 24/6/12)
    • La costiera tra la val Venina (qui sotto ) e la val del Livrio. A 2/3: il passo dello Scoltador
      (M. Lussana, 24/6/12)
    • Giù, giù! La porta per la val Venina è questo passo omonimo
      (M. Lussana, 24/6/12)
    • Sulla facile cresta verso il passo di Venina
      (M. Lussana, 24/6/12)
    • Sulla facile cresta (col passo di Venina alle spalle)
      (M. Lussana, 24/6/12)
    • Il passo di Venina
      (M. Lussana, 24/6/12)
    • Sul bel 254
      (M. Lussana, 24/6/12)
    • Col passo di Venina alle spalle
      (M. Lussana, 24/6/12)
    • Sul 254
      (M. Lussana, 24/6/12)
    • Il passo di Venina
      (M. Lussana, 24/6/12)
    • Dallo spartiacque con la Valtellina: passo dello Scoltador. Unisce val Venina e val del Livrio
      (M. Lussana, 24/6/12)
    • Sul 254, dallo spartiacque con la val Venina
      (M. Lussana, 24/6/12)
    • Baita Masoni
      (M. Lussana, 24/6/12)
    • Passo di Valsecca e Pizzo Poris, con un 300 mm dal 254
      (M. Lussana, 24/6/12)
    • Il Pizzo del Salto, visto con un tele dalla facile cresta finale per il passo di Venina
      (M. Lussana, 24/6/12)
    • Il lungo lago di Venina, qui schiacciato dalla prospettiva
      (M. Lussana, 22/7/12)
    • Sono sempre felice quando mi avvio sul poco battuto 254
      (M. Lussana, 24/6/12)
    • Il coreografico passo di Venina
      (M. Lussana, 24/6/12)
    • Il coreografico passo di Venina
      (M. Lussana, 24/6/11)
    • Il grande forno fusore alla testata della val Venina. Con un 300 mm
      (M. Lussana, 24/6/12)
    • Una graziosa marmotta ha avuto la bontà di posare per me
      (M. Lussana, 24/6/12)
    • Deviazione per il passo di Venina
      (E. Colombo, 17/9/11)
    • Indicazione per il Passo Venina, lungo il sentiero per il Rifugio Longo
      (C. Riva, 17/10/08)
    • Il Monte Aga visto dal sentiero in discesa dal Passo Venina
      (C. Riva, 17/10/08)
    • Al Passo di Venina. Vista sulla alpi Retiche ed in primo piano il Lago di Venina
      (C. Riva, 17/10/08)
    • Un piccolo nido vuoto, riparato sotto un cunicolo nella roccia, lungo il 'sentiero della condotta'
      (C. Riva, 17/10/08)
    • Il Monte Aga visto dal sentiero per il Rifugio Longo
      (C. Riva, 17/10/08)
    • Dal sentiero del Venina: i profili dei 'diavoli' fanno da sfondo ai praticamente identici profili...
      (M. Scalvini, 16/9/07)
    • L'omino sulla Cima Venina, raggiungibile dal non lontano passo percorrendo un facile sentierino...
      (M. Scalvini, 16/9/07)
    • Dal Passo Venina un facile sentierino su largo costone permette di salire alla vicina Cima Venina:
      (M. Scalvini, 16/9/07)
    • I viadotti della mulattiera, realizzati dagli alpini per la prima guerra mondiale
      (M. Scalvini, 16/9/07)
    • Il pascolo ormai abbandonato di B.ta Masoni: attenzione ai bolli poichè il sentiero diventa poco...
      (M. Scalvini, 16/9/07)
    • La Baita Masoni con lo sfondo del Madonnino
      (M. Scalvini, 16/9/07)
    • La partenza del sentiero sulla sterrata in vista del Rifugio Longo
      (M. Scalvini, 16/9/07)
    • A 45' dal passo di Venina, dal facile crestone, il lago di Publino si mostra
      (M. Lussana, 1/5/06)
    • Dal passo di Venina, facilmente si giunge sul monte Masoni
      (M. Lussana, 1/5/06)
    • Un facile crestone ci può poi portare sul Monte Masoni
      (M. Lussana, 1/5/06)
    • La Cima di Venina vista dal rifugio Longo, qui allietato da bandiere di preghiera tibetane
      (M. Lussana, 1/8/05)
    • Ruderi sul 254, col monte Aga sullo sfondo
      (M. Lussana, 1/5/06)
    • Alla baita Masoni
      (M. Lussana, 1/5/06)
    • Cima di Venina
      (M. Lussana, 1/5/06)
    • Lago di Venina visto dai pressi della Cima di Venina
      (M. Lussana, 1/5/06)

    Questo contenuto è disponibile anche in:

    E: Escursionistico