Sentiero 303: Rifugio Coca - Rifugio Curò

    In breve
    Tempi
    Andata
    3:30
    Ritorno
    3:30

    NB: Il tempo di percorrenza per questo sentiero è quello mediamente impiegato da un escursionista allenato (escluse le soste). Visto il tipo di fondo spesso "delicato" ove bisogna procedere con attenzione, questo tempo potrà variare anche di molto in base alle capacità ed allenamento del singolo escursionista.

    Dal rifugio (1892 m) si scende per breve tratto verso Valbondione fino al ponticello e si attraversa il torrente (una volta si attraversava - quando possibile - il torrente più in alto, oltrepassata la baita di Coca). Si abbandona il sentiero 301 che scende a valle, per salire sulla sinistra, rimontando la costa erbosa e guadagnando quota fino ad intercettare la valle del Polledrino (2150 m circa). Il sentiero ora procede a mezzacosta, attraversa alcune vallette e, dopo alcuni saliscendi, arriva al passo del Corno (2220 m). Si scende ora leggermente e, attraversando pendii molto ripidi, ci si porta alla base di un canale di sfasciumi che si supera (tratto attrezzato) per salire al soprastante piccolo pianoro. Si prosegue a mezzacosta fino alla Sponda Arsena (2350 m circa) per affacciarsi sulla Valmorta e, con una serie di tornanti, perdere velocemente quota fino al piccolo bacino artificiale (bacino di modulazione di Valmorta - 1798 m) sottostante la grande diga del Bacino Barbellino. Si risale alla casa dei guardiani e, costeggiando per un breve tratto il Bacino del Barbellino, si arriva infine al rifugio Curò (1915 m).

    Dislivelli
    Salita
    ca. 600 m
    Discesa
    ca. 550 m
    Distanze
    Lunghezza
    circa 6000 metri
    Profilo altimetrico
    77 foto disponibili per questo contenuto
    • Nuovo ostello al rifugio curò
      (P. Zucchinali, 5/7/16)
    • Rifugio curò alle spalle nelle nuvole il pizzo coca
      (P. Zucchinali, 5/7/16)
    • Pizzo Recastello
      (P. Zucchinali, 5/7/16)
    • Bacino del Barbellino, al centro parzialmente nascosto dalle nuvole il monte Torena
      (P. Zucchinali, 5/7/16)
    • Lago del Barbellino
      (P. Zucchinali, 5/7/16)
    • Lago del Barbellino con pizzo Recastello, da qui il sentiero è in discesa
      (P. Zucchinali, 5/7/16)
    • Bellissime fioriture
      (P. Zucchinali, 5/7/16)
    • Il paese di Valbondione luogo di partenza
      (P. Zucchinali, 5/7/16)
    • Il rifugio coca si allontana
      (P. Zucchinali, 5/7/16)
    • Una curiosa costruzione lungo il sentiero, forse un riparo per pastori?
      (P. Zucchinali, 5/7/16)
    • Il rifugio Coca, definito da un escursionista straniero 'un nido d'aquila'
      (M. Lussana, 16/8/11)
    • Il bacino di modulazione di Valmorta
      (M. Lussana, 5/7/08)
    • Gli addetti a pulire il muro della diga
      (G. Beccarelli, 19/7/13)
    • Il bacino del Barbellino dalla terrazza del rifugio Curò
      (M. Lussana, 14/8/12)
    • Scendendo verso il Curò
      (M. Capelli, 11/8/12)
    • Tabella dei sentieri all'esterno del rifugio A. Curò
      (E. Colombo, 11/9/10)
    • La conca del Barbellino dalla panoramica terrazza del rifugio Curò
      (E. Colombo, 11/9/10)
    • Madonnina lungo il sentiero nei pressi della diga del Barbellino
      (E. Colombo, 3/9/11)
    • Il bacino di modulazione del Barbellino
      (E. Colombo, 3/9/11)
    • Tonalità di verde in questa parte del laghetto di modulazione del Barbellino
      (E. Colombo, 3/9/11)
    • Dettaglio della diga del Barbellino: sono più di 80 ma ben portati
      (E. Colombo, 3/9/11)
    • Il sentiero che collega i rifugi Coca e Curò ripreso dal 323 che scende dalla Valmorta
      (E. Colombo, 3/9/11)
    • Il bacino di modulazione del Barbellino
      (E. Colombo, 3/9/11)
    • Segnavia nei pressi del rifugio Coca
      (E. Colombo, 13/8/11)
    • Indicazioni lungo il sentiero che porta al rifugio Coca
      (E. Colombo, 13/8/11)
    • Il rifugio Consoli fra il bacino del Barbellino ed il rifugio Curò
      (E. Colombo, 2/10/10)
    • Raganella vicino alla fontanella del rifugio Curò
      (E. Colombo, )
    • Il rifugio dedicato all'ingegnere e naturalista Antonio Curò
      (E. Colombo, 2/10/10)
    • Messaggio di buona accoglienza arrivando al rifugio Curò
      (E. Colombo, 2/10/10)
    • A sinistra il vecchio rifugio dedicato ad A. Curò - Sulla destra la nuova struttura
      (E. Colombo, 2/10/10)
    • Dal 303 salendo dal bacino di modulazione di Valmorta. Un 300 mm mostra la bocchetta del Vagh
      (M. Lussana, 16/8/11)
    • Forme inquietanti sembrano sorvegliare il 303
      (M. Lussana, 16/8/11)
    • Salendo il 303 dal bacino di Valmorta, un tele mostra -alle ns. spalle- a sx il Pizzo Cappuccello.
      (M. Lussana, 16/8/11)
    • Il 303 giunge al passo del Corno. A sx il monte Corno
      (M. Lussana, 16/8/11)
    • Dal 303, sopra il bacino di Valmorta, un tele mostra dietro di noi la sella del p.so di Pila:...
      (M. Lussana, 16/8/11)
    • Il Pizzo Porola con un 300 mm dal rifugio Coca
      (M. Lussana, 16/8/11)
    • Salendo il 303 dal bacino di Valmorta, un tele mostra, in alta Valmorta, la bocchetta omonima
      (M. Lussana, 16/8/11)
    • Il Pizzo Strinato ripreso con un 300 mm dal 303. A dx sale la via normale mentre...
      (M. Lussana, 16/8/11)
    • Il 303… visto dal 305! Salendo al rifugio Curò, un binocolo o un tele.
      (M. Lussana, 16/8/11)
    • Dal sentiero 303. L'elegante piramide del Diavolo di Malgina visto con un 300 mm.
      (M. Lussana, 16/8/11)
    • Là sotto la Valmorta. In centro-sx: il Pizzo Cantolongo. Dal 303
      (M. Lussana, 16/8/11)
    • Il Diavolo di Malgina dal 303, con un 300 mm
      (M. Lussana, 16/8/11)
    • Dal 303 sopra il bacino di Valmorta, un 300 mm mostra, a dx del Pizzo Cantolongo, il passo del Druet
      (M. Lussana, 16/8/11)
    • Qui comincia l'avventura. Ora ci 'scateniamo' un po'!
      (M. Lussana, 16/8/11)
    • Ns
      (V. Claudio, 31/7/11)
    • Vista sul bacino del Barbellino
      (V. Claudio, 31/7/11)
    • il rif. Coca
      (V. Claudio, 31/7/11)
    • Presso il bacino del Barbellino
      (V. Claudio, 31/7/11)
    • in vista del rif. Coca
      (V. Claudio, 31/7/11)
    • Ns
      (V. Claudio, 31/7/11)
    • Ns
      (V. Claudio, 31/7/11)
    • Ns
      (V. Claudio, 31/7/11)
    • …ricordiamoci che siamo ospiti a casa loro…
      (A. Brembilla, 17/10/09)
    • Ancora un bel muro di neve a luglio al laghetto di Coca
      (A. Scainelli, 23/7/09)
    • Maschio di stambecco ripreso sopra il magnifico laghetto di Coca mentre salivo il Coca
      (A. Scainelli, 23/7/09)
    • Ns
      (G. Beccarelli, 5/7/07)
    • Il 2° tratto attrezzato scendendo verso il Rifugio Coca
      (R. Tassinari, 18/10/09)
    • Vecchio stambecco nei pressi del rifugio Coca
      (R. Tassinari, 18/10/09)
    • Diga di Valmorta e Bacino del Barbellino dal sent. 303 (Scattata con Nikon F301 e successivamente...
      (G. Dominoni, 6/8/93)
    • Lago di Barbellino visto dal pianoro prima di entrare nella Valmorta
    • Rifugio Coca visto dal sentiero che sale da Valbondione
    • Camminando verso il Curò ci lasciamo il Coca alle spalle
    • Tratto attrezzato che porta al punto più alto del sentiero, circa 2350 m
    • Il primo tratto attrezzato
      (R. Poli, 6/8/07)
    • La diga del Barbellino
      (R. Poli, 6/8/07)
    • Il secondo tratto attrezzato visto dal basso
      (R. Poli, 6/8/07)
    • Manca poco al Curò.
      (R. Poli, 6/8/07)
    • Il secondo tratto attrezzato visto dall'alto, con in fondo il monte Corno. Siamo a 2.375 metri,
      (R. Poli, 6/8/07)
    • Il rifugio Curò
      (R. Poli, 6/8/07)
    • Vista meravigliosa dal pianoro verso lago e diga del Barbellino, con il Recastello e lo Strinato
      (R. Poli, 6/8/07)
    • Ultimo tratto del sentiero che da Valbondione sale al Curò
      (R. Poli, 6/8/07)
    • Verso il Passo del Corno
      (R. Poli, 6/8/07)
    • Camosci sul sentiero che scende nella Valmorta
      (R. Poli, 6/8/07)
    • Dal passo del Corno si sale verso quota 2.500 m
      (R. Poli, 6/8/07)
    • Il Pizzo Coca e la Valmorta
      (R. Poli, 6/8/07)
    • Diga del Barbellino
    • Il Pizzo Recastello e il bacino del Barbellino visti dalla Valmorta (sent. 303).
      (M. Lussana, 29/10/06)

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    EE: Escursionisti Esperti